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Prediabete, diabete di tipo 1 e di tipo 2

L’importanza della gestione dei picchi glicemici.

Il prediabete è una condizione in cui i livelli di zucchero nel sangue sono più alti del normale, ma non ancora sufficientemente elevati da essere classificati come diabete di tipo 2. Questa condizione rappresenta un campanello d’allarme: senza interventi tempestivi, molti individui con prediabete sviluppano il diabete di tipo 2 entro pochi anni.

Il diabete di tipo 2, invece, è una malattia cronica in cui il corpo non utilizza correttamente l’insulina, l’ormone che regola il glucosio nel sangue. Questo provoca un aumento dei livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia), con il rischio di sviluppare gravi complicazioni come problemi cardiaci, renali, ai nervi (neuropatie) e danni agli occhi.

Il diabete di tipo 1, diversamente, è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca le cellule beta del pancreas, impedendo la produzione di insulina. I pazienti con diabete di tipo 1 devono quindi gestire i livelli glicemici attraverso iniezioni di insulina o l’utilizzo di microinfusori. Nonostante le differenze tra prediabete, diabete di tipo 1 e di tipo 2, tutte queste condizioni richiedono un monitoraggio costante dei livelli di glucosio per evitare complicazioni a lungo termine.

Cosa sono i picchi glicemici?

I picchi glicemici post-prandiali sono rapidi aumenti dei livelli di glucosio nel sangue che si verificano dopo i pasti, soprattutto quando si consumano carboidrati. Durante la digestione, i carboidrati complessi vengono scomposti in glucosio, che viene poi assorbito nel flusso sanguigno, provocando un rapido aumento della glicemia.In una persona sana, il pancreas rilascia insulina per riportare i livelli di glucosio alla normalità, ma nelle persone con insulino-resistenza, prediabete o diabete, questo processo è meno efficiente, portando a livelli elevati di glucosio e insulina nel sangue.

Perché è importante abbassare i picchi glicemici?

I picchi glicemici mettono sotto pressione il sistema endocrino, in particolare per chi vive con il prediabete o il diabete di tipo 2. In queste condizioni, il pancreas deve rilasciare grandi quantità di insulina per gestire l’aumento di zucchero nel sangue. Questo meccanismo ripetuto porta a un sovraccarico del pancreas e, nel tempo, ad un peggioramento dell’insulino-resistenza: il corpo non risponde più in modo efficace all’insulina prodotta, peggiorando il controllo della glicemia e aumentando il rischio di complicazioni.

Per prediabetici e diabetici di tipo 2 ridurre i picchi glicemici è quindi essenziale per permette di limitare la produzione eccessiva di insulina, prevenendo l’aggravarsi dell’insulino-resistenza e migliorando il Time in Range (TIR), ossia il tempo in cui i livelli di glucosio rimangono all’interno dell’intervallo glicemico target. Questo riduce lo stress metabolico e, di conseguenza, il rischio di complicazioni legate all’iperglicemia prolungata, come le malattie cardiovascolari, i danni renali e le neuropatie.Per le persone con diabete di tipo 1, che devono gestire i livelli glicemici attraverso l’insulina iniettiva o i microinfusori, ridurre i picchi glicemici è altrettanto cruciale. Questi pazienti devono monitorare e regolare costantemente i livelli di glucosio nel sangue per evitare iperglicemia prolungata o improvvisi cali di zuccheri (ipoglicemia), altrettanto pericolosi.

La storia di Giovanni

Giovanni e la gestione del prediabete

Giovanni ha 52 anni e gli è stato diagnosticato il prediabete durante un controllo medico di routine. Negli ultimi anni, ha notato un aumento dei livelli di zucchero nel sangue e il suo medico gli ha spiegato che senza un intervento tempestivo, rischia di sviluppare il diabete di tipo 2. Giovanni lavora in un ufficio e conduce una vita abbastanza sedentaria, anche se cerca di camminare regolarmente. Ama la buona cucina e fatica a controllare l’assunzione di carboidrati, in particolare durante i pranzi di lavoro.

Perché ridurre i picchi glicemici è importante per Giovanni?

Giovanni ha capito che per prevenire l’evoluzione del prediabete in diabete di tipo 2, è cruciale ridurre i picchi glicemici che si verificano dopo i pasti. Questi picchi mettono sotto pressione il suo pancreas, spingendolo a rilasciare grandi quantità di insulina per abbassare rapidamente i livelli di zucchero nel sangue. Tuttavia, questo continuo sforzo peggiora l’insulino-resistenza, condizione che potrebbe aggravare ulteriormente la sua salute e portare a complicazioni come problemi cardiovascolari.

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Consultazione medica obbligatoria per diabetici

Se soffri di diabete di tipo 1 o diabete di tipo 2, è essenziale consultare il tuo medico curante o diabetologo prima di assumere Glicoper capsule o Glicoper stick​. Una vasta letteratura scientifica ne supporta l’uso combinato a diversi farmaci antidiabetici in assenza di interazioni con quest’ultimi. Glicoper capsule e Glicoper stick hanno un effetto anti-iperglicemico ma di per sé non inducono crisi ipoglicemiche perché non stimolano il rilascio di insulina. Se utilizzi insulina o farmaci che ne stimolano il rilascio potresti dover modificarne il dosaggio in modo simile a come faresti se mangiassi pasti a basso contenuto di carboidrati e/o ricchi di fibre ma sarai comunque in grado di regolare la glicemia (assumendo glucosio, destrosio etc.), nel caso fosse necessario, in quanto sia Glicoper capsule che Glicoper stick non influiscono sul trasporto intestinale del glucosio e di altri zuccheri semplici.